Il biometano è un gas di origine biologica, la cui produzione si caratterizza per l’impiego di processi fondati su sostanze naturali senza l’intervento di composti chimici.
Si tratta di un gas naturale rinnovabile ottenuto dalla decomposizione della materia organica (o biomassa) presente nei rifiuti urbani, nel letame animale, negli scarti agricoli ed in altri materiali biodegradabili, che permette di produrre biometano purificato da utilizzare come fonte di energia sostenibile attraverso la purificazione del biogas, un composto di metano e anidride carbonica che, nel cosiddetto processo di “upgrading” (purificazione), viene rimossa assieme ad altri gas serra.
Secondo lo studio presentato nel 2021 da CNR e IIA in collaborazione con IVECO e CIB, l’utilizzo del biometano liquefatto da solo contribuirebbe alla riduzione delle emissioni di gas serra fino ad oltre l 121% rispetto all’impiego di gasolio e ad una diminuzione del 65% di biossido di azoto.
Può essere utilizzato in vari settori, come il riscaldamento, la produzione di energia e il trasporto, potendolo utilizzare nell’alimentazione di veicoli a gas naturale.
Il metano e il biometano, pur molto simili per composizione (il biometano è composto per il 94% da metano), differiscono invece nel livello di emissioni nell’ambiente di anidride carbonica residua: mentre il metano può arrivare anche ad una propagazione di CO2 intorno al 35% il biometano non supera la soglia dell’1%.

La produzione di biometano è un processo innovativo e sostenibile che sfrutta materiali organici biodegradabili per generare una fonte di energia a basse emissioni di carbonio.

Il biometano viene prodotto attraverso un processo chiamato digestione anaerobica, che coinvolge la decomposizione di materia organica biodegradabile in assenza di ossigeno.

I principali passaggi del processo produttivo sono:

• la raccolta della materia prima, costituita da diverse fonti quali rifiuti organici di tipo civile (rifiuti urbani), rifiuti alimentari, letame animale, scarti agricoli e altre materie organiche biodegradabili, che vengono raccolti e preparati per il processo allontanando le componenti inorganiche, e/o comunque incompatibili, mediante procedimenti meccanici.
• la digestione anaerobica, realizzata mediante l’introduzione dei materiali organici in un reattore, o digestore anaerobico, dove vengono decomposti da batteri anaerobici in assenza di ossigeno, con produzione prevalente come sottoprodotti di metano e anidride carbonica;
• la purificazione del gas (upgrading), separando il gas prodotto dalla digestione anaerobica dai materiali inerti per ottenere una miscela di metano, anidride carbonica e altri gas, che saranno trasformati in biometano purificato attraverso processi di rimozione della CO₂ e di altre impurità a seconda dell’utilizzo a cui sarà destinato il gas;
• stoccaggio e distribuzione, immagazzinando il biometano purificato in serbatoi per essere poi distribuito come fonte di energia presso stazioni di rifornimento di carburante, in impianti per la generazione di elettricità, in reti per l’alimentazione delle utenze domestiche, oltre a svariati altri utilizzi in ambito industriale come, ad esempio, la decarbonizzazione dell’acciaio.

• la sostenibilità ambientale: il biometano è una fonte di energia rinnovabile a basse emissioni di carbonio. Contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra, poiché il carbonio emesso durante la sua combustione è in gran parte bilanciato dalla cattura di carbonio nelle piante durante la crescita;

• l’ottimizzazione della gestione dei rifiuti: il processo di produzione del biometano consente di smaltire i rifiuti organici, riducendo la necessità di discariche e promuovendo il riciclo e il riutilizzo dei rifiuti;

• la diversificazione delle fonti energetiche: il biometano costituisce una fonte di energia alternativa ai combustibili fossili, contribuendo alla diversificazione delle fonti energetiche e alla riduzione della dipendenza da combustibili da fonti non rinnovabili;

• la versatilità: il biometano può essere utilizzato in una vasta gamma di settori quali la produzione di energia (può essere inserito anche nelle reti di gas naturale esistenti) e di carburanti per il trasporto (è compatibile con tutti i veicoli alimentati a gas naturale).